ovvero le avventure itineranti di un vagabondo nell'oceano della cassaintegrazione (prima) e dell'individuazione (ora)
sabato 22 dicembre 2012
La qualità della nostra vita dipende dalla qualità delle nostre relazioni.
Noi siamo un intreccio inestricabile di fili colorati, ognuno dei quali ci conduce ad una persona.
Siamo un grande e multicolore gomitolo, collegato, attraverso i fili che lo compongono, ad altri gomitoli, in un infinito intreccio, che si fa sempre più fitto e diventa...trama...tessuto.
Ciò significa che il nostro ben-essere, la qualità della nostra vita, dipende dal benessere degli altri, dalla qualità della vita degli altri.
Se vogliamo diventare più uomini dobbiamo impegnarci nel promuovere e sostenere la crescita l'umanizzazione dell'altro.
Più sono in relazione con uomini umanizzati, più le mie relazioni saranno di qualità e contribuiranno a fare di me un uomo sempre più umanizzato.
Allora l'impegno alla realizzazione di se stessi diventa responsabilità per la realizzazione della vita degli altri.
Questa è la chiave: credere che solo impegnandosi per un'umanità migliore, potremo godere di relazioni umane che renderanno noi più uomini.
E' da qui che deve nascere la consapevolezza di dover lottare per una società migliore, una società dove ad ogni persona è ri-conosciuta la propria dignità perchè è data la possibilità ad ognuno di realizzare la propria esistenza.
E allora mi chiedo:
Perchè non è possibile una società in è garantito a tutti la soddisfazione dei loro bisogni di base?
Perchè non è possibile una società in cui le cure e l'assisenza sanitaria siano gratuite e nello stesso tempo di eccellenza?
Perchè non è possibile una società in cui a tutti è concesso di studiare, conoscere, ricercare, scoprire, progettare, ideare, creare?
Perchè non è possibile una società in cui tutti possano accedere e godere liberamente di tutto ciò che l'arte, nei secoli ha prodotto?
Perchè non è possibile una società in cui gli uomini e le donne possono liberamente muoversi, migrare, conoscere nuovi paesi e nuovi popoli liberamente?
Perchè non è possibile una società in cui le donne sono realmente libere di esprimere e sviluppare le loro potenzialità e capacità?
Perchè non è possibile una società in cui i bambini possano "essere" liberamente e serenamente bambini?
Perchè non è possibile una società in cui un paesaggio, un bene naturale o artistico sia considerato sacro e inviolabile?
Perchè non è possibile una società in cui non ci siano eserciti e armi?
Perchè non è possibile?
Perchè oggi è vietato sognare?
Perchè tutto deve essere pragmatismo e concretezza, compromesso e ?
Chi ci ha convinto che sono sogni infantili e irresponsabili, che un bravo adulto rimuove e sostituisce con un bella dose di "senso della realtà"?
Chi ci sta convincendo di ciò?
Ci sono momenti nella storia di una persona e di un popolo in cui diventa improvvisamente chiaro di aver ricevuto un eredità importante di valori, ideali, lotte, conquiste, libertà, e di avere il compito irrinunciabile di custodirle, difenderle, incrementarle, e trasmettarle ai propri figli.
Questo è uno di questi momenti.
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