ovvero le avventure itineranti di un vagabondo nell'oceano della cassaintegrazione (prima) e dell'individuazione (ora)
giovedì 27 dicembre 2012
Anche quest'anno è Natale, ma un Natale diverso:
sento che ho ritrovato qualcosa che avevo perso;
la gioia di sentire che Dio si è fatto bambino
perchè ci ama e vuol starci vicino.
Amare, amare , amare questo è il messaggio
farlo sempre, in ogni caso, con coraggio
amare tutti quanti indistintamente
in modo semplice, diretto, sorridente.
Costruire relazioni d'amore
è come creare ponti di ogni forma e colore
che uniscono vite diverse
come isole nell'oceano disperse.
Non c'è successo, potere o ricchezza
che possa procurare questa pienezza:
amare ed essere amati;
perchè per questo siamo stati creati.
E Dio stesso, sebbene sia un mistero,
ha bisogno dell'amore del mondo intero;
perchè un Dio che ama sè stesso,
non è un Dio di carne, ma un Dio di gesso.
Forza allore mettiamoci in cammino
alla ricerca di questo bambino
sapendo che non è nel Tempio santo
che potremo sentire il suo pianto
che non lo potremo vedere
nemmeno nei palazzi del potere;
ma è solo andando in periferia,
verso luoghi in cui nessuno pensa che ci sia.
E' in quei luoghi esclusi dalla nostra società
che incontreremo la novità,
di un amore impotente come bimbo,
ma capace, se lo accogliamo, di salvare il mondo.
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