venerdì 19 ottobre 2012

Ho salpato da poco e già faccio tappa in un isola: l'isola del concorso.
Oggi sono andato al provveditorato degli studi di Verona, a presentare la domanda per l'ammissione al concorso pubblico per docenti di scuola secondaria superiore, .
Sì il concorso, quello per insegnare.
Ho pensato che mentre cerco lavoro, non mi costa nulla tenere aperta anche questa porta.
Dicembre la prova di preselezione, gennaio lo scritto, maggio l'orale e poi a settembre in cattedra.
Quindi è un investimento di lungo periodo, che potrebbe rivelarsi utile nel caso in cui, in tutti questi mesi, non succedesse nulla.
E poi ciò che non mi manca ora è il tempo, ed inoltre conservo ancora i testi di matematica e fisica che utilizzavo quando insegnavo nel 1995/1997.
Quindi ho tutto ciò che mi serve per provarci.

Per l'esattezza non ho presentato la domanda, quella si compila via web, ma l'ho firmata sotto gli occhi di un piccolo e gentile funzionario del provveditorato che ha certificato che io sono proprio io!
Fantastico.

Classi di concorso: A038 (Fisica), A047 (Matematica) e A049 (Matematica e Fisica)

Dovrò quindi sostenere 2 scritti e 2 orali se voglio essere abilitato anche alla classe A049.
perchè abilitarsi a tutte e tre le classi?
Perchè per queste tre classi ci sono in tutto sette posti disponibili in tutto il Veneto. Sette dico. Tra l'altro non si può sapere dove sono queste sette cattedre: nel Bellunese? A Venezia? Oppure nel delta del Po'.
Ce ne sarà almeno una a Verona?
Non sarebbe meglio rendere noto dove si trovano, così le persone potrebbero valutare prima se sono interessate al posto oppure no. Si avrebbero meno domande e vincitori già consapevoli di dove andranno a insegnare.

Ma la cosa migliore che mi è capitata oggi è stato andare per librerie a cercare un regalo per la piccola Paola che domenica farà comunioneecresima (due in uno) ed io sarò il suo padrino.
Le abbiamo già regalato il violino che sta imparando a sunare e che ha in affitto, ma io volevo regalarle anche un bel libro. Un libro importante, che le aprisse strade nuove, mondi da scoprire. Inizialmente volevo un libro sulla musica, che le parlasse della bellezza di questa arte, la affascinase e la incoraggiasse a proseguire nei sui studi. Ma, come sesso accade quando si vagabonda per una librearia senza un preciso obiettivo in testa, un libro ha scelto me.

Si tratta di " Entrate nel quadro - i piccoli enigmi dei capolavori" edizioni L'ippocampo
Un libro che parla di pittori e dipinti, e invita i ragazzi ad entrarci dentro ad osservarne i particolari, a porsi domande e a gustarne la bellezza.
Mi è piaciuto così tanto che ne ho preso una copia anche per me.

Spero proprio che le piaccia.

Mi piace perdere tempo e perdermi in una libreria, guardare, immaginare, fantasticare, annusare, sedermi, camminare, toccare, sfiorare. E tutto lentamente, collezionando sequenze di istanti, come un'immagine stroboscopica.
Amo le librerie.

In fondo, per ora, non mi dispace essere a casa in cassa integrazione, avere tutto questo tempo che posso attraversare lentamente e liberamente.
Oggi vorrei che la cassa inteazione non finisse più...

 
 


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